L' e-Commerce è di tutti, ma NON per tutti.

I dubbi e le domande di chi vuole avviare un eCommerce.

Nel corso degli anni, ci sono state fatte molte domande ricorrenti da clienti o persone intenzionate ad avviare un’attività online di vendita di prodotti, da quelle più assurde a quelle più specifiche e che dimostravano una certo potenziale nel futuro commerciante, talvolta le domande ci sono state poste anche da consolidati venditori online che cercavano nuove strade per far crescere la propria attività.
Cercheremo quindi in questo, e negli altri articoli collegati di questo blog, di rispondere ai quesiti e ai dubbi che attanagliano i venditori online nelle scelte per un eCommerce che funzioni.

Cercheremo di elencare e rispondere alle domande per ordine di ricorrenza e seguendo anche un filo logico che porta alle nostre conclusioni dettate dall’esperienza diretta personale e dei clienti che in questi anni si sono affidati a noi per i propri negozi online, senza tralasciare anche i casi in cui il progetto è fallito, perché una giusta e onesta analisi DEVE tenere in considerazione anche i casi negativi.

Iniziamo quindi dalla più banale e ricorrente delle domande, alle quali è sempre stato molto difficile rispondere senza mancare di educazione.

Quanto si guadagna?

Mentre vado a scrivere la risposta a questa domanda, focalizzo il sorriso sarcastico di chi leggerà questo articolo, ma immaginatevi di dover rispondere faccia a faccia a questo domanda, sopratutto quando è la prima che vi viene posta dal potenziale cliente…. ma passiamo alla risposta.

Considerando che il commercio elettronico oggi non è più una moda o una novità, ma è diventato una consolidata risorsa per molte persone che ricercano i prodotti e non solo il risparmio come succedeva alcun anni fa, il potenziale dei clienti è in costante crescita.

Il guadagno di un eCommerce è condizionato da molteplici fattori e variabili, la prima tra tutte è la scelta della categoria merceologica che si intende proporre, questa è una discriminante importante, perché unita poi all’eventuale nicchia commerciale, potrà fare la differenza se pensare ai volumi di vendita per garantirsi un giusto guadagno oppure andare ad intercettare l’interesse del cliente medio-alto che è disposto a spendere per un servizio di qualità e il prodotto da lui desiderato.
Inoltre il guadagno va anche valutato in funzione di quelli che dovranno essere gli investimenti in termini di pubblicità e visibilità, nonché dei sistemi di ausilio informatico e delle risorse terze che si andranno ad affiancare all’attività (commercialista, personale, logistica o abbonamenti a forniture per beni o servizi).
Un eCommerce spesso viene visto come un’entità astratta, ma in concreto è completamente assimilabile ad un’attività di commercio fisica e reale, che ha i propri costi fissi che né differiscono nella forma ma non nella sostanza.

Un discorso leggermente differente va fatto per coloro che scelgono la strada del Dropshipping, questa modalità di lavoro, per coloro che non la conoscessero si basa sulla modalità di acquisto sul venduto, ovvero si acquista la merce solo dopo aver già effettuato la vendita e incassato il denaro.
Grazie a questa modalità si riducono in modo consistente i rischi legati all’impresa, non avendo un magazzino e talvolta nemmeno un ufficio, ma facendo il tutto dalla cucina di casa propria, ovviamente non è tutto oro quello che luccica, legato a questo sistema ci sono anche dei lati negativi, meglio descritti nell’articolo dedicato, uno tra questi è la necessità di avere un sistema che mantenga aggiornato il proprio catalogo con quello del fornitore o dei fornitori e pertanto il minor rischio si trasforma in una maggiore necessità di avere una struttura informatica adeguata alle necessità.

In concreto il guadagno dipende da cosa si vende, dove si vende, dove si acquista, quale modalità di vendita si intende percorrere e quanto tempo ed investimento si intende impegnare in questa attività.

Come trovo i prodotti da vendere?

Se non sei già un titolare di un’attività commerciale e pertanto hai i tuoi prodotti, li produci o li acquisti da grossisti e fornitori vari, devi sapere che il commercio elettronico non è altro che un’estensione o un diverso metodo di vendita di quello tradizionale.
Detto questo puoi cominciare a contattare le aziende, i grossisti e i produttori della tua zona, li puoi trovare tramite google, nel giro delle tue conoscenze o andare in camera di commercio e chiedere elenco delle aziende.
In alternativa puoi estendere la tua ricerca alle aziende online che praticano il dropshipping, con queste aziende puoi partire immediatamente e senza alcun investimento di acquisto di prodotti.
Attenzione, puoi anche praticare il dropshipping parziale, con aziende locali con le quali puoi fare accordi e occuparti tu della spedizione, risparmiando magari nei costi logistici, facendo un buon accordo con le imprese che effettuano servizi di Corriere Espresso.

Meglio iniziare a vendere su eBay e AMAZON oppure creare un eCommerce?

Questa è la domanda più importante e che molti spesso non fanno.

AMAZON oggi è indiscutibilmente padrone del mercato e della visibilità sui motori di ricerca e nei comparatori di prezzi, tanto che l’Antitrust ha aperto recentemente un’istruttoria circa la sua posizione dominante (leggi qui articolo TGCOM) e sui social si possono trovare decine e decine di promotori di corsi o consulenze per la vendita su AMAZON.

eBay dal suo canto, ha negli anni passati subito il ritardo nell’evoluzione dei suoi sistemi di vendita e della sua identità, ma recentemente è corsa ai ripari e sta progressivamente migliorando e implementando strumenti atti a contrastare il dominio di AMAZON e i primi risultati si cominciano a vedere.

Il tuo eCommerce ovviamente non potrà competere con i colossi di cui sopra, ma con la giusta cura, sicuramente potrai ritagliarti la tua fetta di clienti, che non amano acquistare da queste multinazionali e che sono coscienti di poter acquistare altrove a prezzi migliori, in quanto i venditori non hanno le commissioni di procurata vendita che i marketplace richiedono.

In conclusione sia eBay che AMAZON sono canali che necessariamente occorre percorrere perché possono contribuire ad incrementare la tua notorietà e il tuo brand ( che ovviamente deve ricondurre al tuo ecommerce tramite le ricerche google ) ma è fondamentale affiancare a questi canali un ecommerce professionale e che trasmetta sicurezza ai nuovi clienti e ai clienti che ti hanno conosciuto sui marketplace.

Ma la cosa più importante è che un tuo eCommerce può e deve diventare il centro nevralgico del tuo business anche sui marketplace, ovvero è il tuo strumento per poter mantenere sincronizzati tutti i marketplace, dove scaricare gli ordini e i clienti, che ti permetteranno di poter avere sotto controllo anche le statistiche di vendita, archiviare le informazioni dei clienti che ti saranno utili per attività di marketing diretta.

In conclusione l’ecommerce è il punto di partenza di tutto.

Come spedisco i prodotti venduti?

Per le spedizioni dei prodotti venduti, puoi utilizzare inizialmente servizi online che offrono convenzioni con i corrieri, per poi passare a contattare direttamente le aziende di trasporto e stipulare direttamente dei contratti che a fronte di un buon numero di spedizioni, ti permetteranno di accedere a tariffe decisamente più vantaggiose, aumentando così il tuo margine di guadagno.

Quale software CMS utilizzare?

Ci sono moltissimi CMS ( content management system – strumento software, il cui compito è facilitare la gestione dei contenuti di siti web ) che ti permettono in piena autonomia di poter creare un ecommerce da zero, senza particolari conoscenze tecniche. Tra questi possiamo nominare Prestashop, Magento, Woocommerce, Spotify e molti altri minori.
Ognuno di questi ha pregi o difetti e, ognuno di questi ha caratteristiche talmente differenti che è difficile fare un paragone o una comparazione.
Per scegliere è giusto guardare alla community che lavora alle spalle di questi CMS per poter avere una maggiore scelta, qualora doveste ricorrere ad un professionista per interventi cui non siete in grado di affrontare in autonomia.
Ovviamente quando affermiamo “senza particolari conoscenze tecniche” stiamo dicendo una mezza verità, per quanto questi software consentano quasi a chiunque di operare autonomamente, i risultati di successo di un ecommerce “artigianale” o “selfmade” sono rarissimi se non praticamente nulli… Ci sono moltissimi fattori che possano inficiare il lavoro anche dello smanettone più bravo, come per esempio la scelta dell’hosting, la scelta dei moduli o plugin, le modifiche non conformi agli standard del cms e altro ancora.
Per questo motivo, è consigliabile rivolgersi da subito a freelance o agenzie che realizzano negozi online per professione, perché anche se il costo è sensibilmente superiore a quello che preventivereste nel farlo in autonomia, ma l’esperienza ci insegna che nel 99% dei casi, chi prova da solo o abbandona o spende soldi e perde tempo fino a quando decide di affidare il lavoro e farsi assistere da un professionista, e quei soldi spesi non si recuperano, perché mettere a posto un ecommerce è più oneroso che farlo nuovo.
In ultima affidarsi ad un professionista significa anche avere una consulenza su quelli che devono essere gli step indispensabili per poter ottenere dei risultati.

Come faccio a far trovare il mio negozio ai clienti?

Ci sono molti modi per essere visibili, da quelli gratuiti (efficaci a lungo termine) e quelli a pagamento (più veloci ma comportano un costo).
Bisogna differenziare tra:
– la cosidetta “ricerca organica” ovvero la ricerca tramite i motori di ricerca ai quali il proprietario del negozio, deve segnalare la sua esistenza tramite appositi strumenti
– i referall che possono essere i comparatori di prezzo, gli annunci pubblicitari (facebook, google e altri) ai quali si possono aggiungere anche siti di annunci, forum, blog di terzi che promuovono il vostro negozio con sistemi di affiliazione o accordi commerciali.
Distribuzione di volantini nei pacchi spediti o altre campagne di tipo pubblicitario con aziende specifiche.
Ma qualsiasi attività di tipo pubblicitario atta a far confluire traffico sul proprio ecommerce, deve necessariamente essere coadiuvata da un buon lavoro strutturale e tecnico sul negozio che deve prendere in considerazione, velocità e semplicità di navigazione, una buona fase di checkout per evitare abbandoni spontanei, una giusta collocazione delle chiavi di ricerca utili ai motori di ricerca per potervi posizionare e mostrare a potenziali clienti.